Il presidente di Assopetroli, Franco Ferrari Aggradi, durante la relazione annuale dell’associazione, ha sottolineato come un crollo delle vendite di carburanti sia causato non solo dalla crisi ma anche dall’insostenibile aumento del carico fiscale sui carburanti che, tra accise e Iva, ha superato la soglia del 60%.

Durante il suo intervento, Aggradi ha inoltre sottolineato come siano ormai istituzionalizzate le cosiddette clausole di salvaguardia inserite nei provvedimenti di finanza pubblica: “sono misure di ultima istanza che utilizzano le accise sui carburanti come bancomat per appianare, mal che vada, ogni imprevisto ammanco di gettito”. 

Secondo Aggradi “i cittadini italiani percepiscono ormai chiaramente che pagano in media la benzina oltre 26 centesimi al litro e il gasolio oltre 25 centesimi al litro in più che nel resto d’Europa per ragioni quasi esclusivamente fiscali”. Per Assopetroli quindi “un’inversione di tendenza dei prezzi rappresenterebbe un segnale di fiducia verso il futuro: è quindi il momento di lavorare sulle accise in chiave anticiclica attuando un decremento, graduale e programmato, di 10 centesimi di euro rispetto ai valori attuali”.

Su questa proposta, sulla falsariga di quanto fatto dal governo Cameron in Gran Bretagna, Assopetroli chiede una rapida risposta al Governo.

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