Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Salvatore Bella, presidente dell’associazione siciliana AITRAS, nel quale si esprime grande preoccupazione per la situazione politica regionale e nazionale. Qui di seguito il testo del comunicato.

Gli autotrasportatori siciliani sono molto preoccupati per ciò a cui stanno assistendo in questi giorni nel campo politico: a livello regionale il PD ha tolto la fiducia al governo Crocetta, a livello nazionale parlamentari del PDL minacciano le dimissioni in massa per solidarietà verso Berlusconi mandando nel caos più totale i Governo Letta. Se tutto dovesse risolversi con delle crisi, lasciando in sospeso tutti gli impegni presi con la categoria, attueremo una rivolta popolare che parte dalla Sicilia e attraverserà tutta l’Italia, manifestando lo sdegno di questa classe politica di basso rango che da 40 opprime gli italiani. In allegato la lettera dell’Aias con la quale scrive al Presidente della Repubblica e che noi tutti condividiamo.

 

 

Ill.mo Presidente,

 

la presente per riferire ancora una volta il nostro dissenso rispetto all’inconsistenza con la quale la politica sta trattando la drammaticità di questo momento: siamo stanchi di sentire le bugie di questi politicanti, di ogni schieramento; l’Italia è “logora” ed il Sud sta pagando il prezzo più alto.

Nel gennaio 2012, grazie al buon senso degli autotrasportatori meridionali, si è arrestata una rivolta popolare.

Oggi chiediamo a Lei, quale garante della Costituzione, che le tante promesse di questo “Governo del Fare” trovino attuazione: incentivi alle aziende, abbattimento dei costi del lavoro, apertura al credito, pagamento della prima tranche del debito dello stato alle imprese.

La politica dovrebbe essere strumento della collettività e non un mezzo di protagonismo; siamo stanchi di vedere, in tutti i programmi televisivi, “onorevoli” che decantano le proprie virtù ed i propri problemi piuttosto che affrontare i drammi che riguardano il Paese.

Se questo Governo cadrà prima che si concretizzino il patto di stabilità e tutti i decreti utili alla crescita, saremo costretti a mobilitarci, e questa volta non si potrà più contare su alcun senso di coscienza, piuttosto ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità.

Abbiamo necessità di concretezza, le chiacchiere non servono più, per questo ci affidiamo a Lei.

Pretendiamo assicurazioni per il presente ed il futuro delle nostre famiglie, diciamo basta alle incertezze, alle vessazioni ed alle ingiustizie.

Desideriamo vivere e produrre nella nostra terra: senza il lavoro si perde la dignità, Noi non vogliamo perderla e per questo siamo disposti a tutto.

Distinti saluti.

Associazione A.I.A.S.
Il Presidente
Giuseppe Richichi

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