La presidente di CNA-Fita, Cinzia Franchini, ha commentato il rincaro dei prezzi del carburante dovuto agli effetti della guerra in Siria dichiarando che: “Il nostro Paese sconta in verità chiusure protezioniste troppo forti. Il vento liberalizzatore ha travolto quasi tutti negli ultimi 15 anni tranne i soliti noti, assicurazioni, concessionari autostradali e ovviamente la distribuzione di carburante in mano alle grandi lobby del petrolio.

La cosa più grave però è che su questo ritardo lo Stato non è neutrale e ci guadagna sopra con una delle tassazioni più alte in Europa (siamo al secondo posto per il gasolio). Per questa ragione la CNA-Fita ha richiesto di rompere questa cointeressenza che vede lo Stato guadagnare dall’aumento del prezzo complessivo, perché alla fine ci guadagna in percentuale.”

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