Nella regione Marche, nell’anno 2012, circa 300 aziende di autotrasporto hanno chiuso i battenti. E’ il presidente regionale di Confartigianato Trasporti, Elvio Marzocchi, a fornire questo allarmante dato.

Secondo Marzocchi “il comparto soffre per la mancata applicazione dei costi minimi di sicurezza, dei tempi di pagamento e subisce continui aumenti dei costi di esercizio”.

Le difficoltà dell’autotrasporto marchigiano deriverebbero (come per tutti) dall’aumento del costo dei carburanti, delle autostrade, delle assicurazioni, dell’appesantimento del carico fiscale che l’anno scorso hanno comportato aumenti dall’8 al 10 per cento.

Il responsabile sindacale dell’associazione, Gilberto Gasparoni, ha voluto precisare come la situazione delle Marche sia comunque perfettamente proiettata su scala nazionale dove, al 31 dicembre 2012, le aziende iscrite all’Albo Autotrasportatori conto terzi sono 147.454 di cui 43.573 senza veicoli e come nel solo secondo semestre dello scorso anno hanno chiuso oltre duemila imprese, in prevalenza realtà con meno di cinque veicoli”.

 

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