Se lo chiede Giovanni Cocconi che, con un interessantissimo articolo sulla versione on-line del quotidiano “Europa” (www.europaquotidiano.it) si chiede se i membri proposti dal Governo al Parlamento per la guida della neonata Autorità dei Trasporti siano davvero all’altezza di questo compito. 

Riportiamo qui di seguito il testo integrale dell’articolo.

 

Diciotto anni dopo nasce l’Authority dei trasporti. Ma è davvero autorevole?

Perplessità nella maggioranza sui nomi indicati dal governo. Boitani a “Europa”: «Non sono all’altezza». Scelta civica attacca. E Montezemolo cosa pensa? 

Era dal 1995 che attendeva. Fu il governo Dini il primo a presentare un disegno di legge per l’istituzione dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Diciotto anni dopo, Enrico Letta può legittimamente rivendicare la nascita dell’Authority in un settore ad altissima vischiosità politica. Basti pensare agli interessi di Alitalia, di Ferrovie dello stato, di regioni e comuni nel trasporto pubblico locale. I nomi proposti dal governo al parlamento sono quelli di Andrea Camanzi per la presidenza, Barbara Marinali e Mario Valducci. Appena letti i nomi qualcuno, anche nella maggioranza, ha storto il naso. «Il criterio delle nomine ha seguito ancora una volta vecchie logiche politiche» è il commento di Linda Lanzillotta, vicepresidente del senato di Scelta civica. Il riferimento non è solo a Valducci, tra i fondatori di Forza Italia e parlamentare fino al marzo scorso, ma anche a Camanzi, già manager di Telecom e Tim, poi presidente dell’Autorità sui lavori pubblici, considerato politicamente vicino a Massimo D’Alema. Una nomina stoppata l’anno scorso dal ministro Passera che al suo posto aveva proposto Mario Sebastiani.

«La nascita dell’Authority è una buona notizia, il problema è che è poco autorevole» dice aEuropa Andrea Boitani, docente di economia politica alla Cattolica, grande esperto della materia di cui scrive sul Sole24ore e su LaVoce.info. «I nomi scelti mi sembrano privi della competenza necessaria per far parte di un’Authority di regolazione che, per svolgere bene il suo lavoro, dev’essere davvero indipendente. Anche Barbara Marinali, dirigente del ministero, non è un’esperta del settore» aggiunge Boitani, che in passato ha fatto parte delle commissioni incaricate di predisporre il Piano generale dei Trasporti (1999-2001) e il Piano nazionale della logistica (2004-2005).

Ma cosa sarà chiamata a decidere la nuova Autorità? «Dovrà fissare le condizioni di accesso alla rete ferroviaria, redigere il libro bianco sulla separazione tra la società della rete e Trenitalia, decidere le tariffe aeroportuali e autostradali, fissare le tariffe di tutti i settori non liberalizzati, definire i criteri con i quali regioni e comuni dovranno svolgere le gare dei servizi di trasporto locale e i meccanismi di price cap». Boitani spiega che le resistenze alla nascita dell’Authority sono arrivate negli anni da molti settori che, come l’ufficio di regolazione dei servizi ferroviari del ministero e l’Enac, finiranno per perdere potere. «Se l’Autorità fosse nata negli anni Novanta forse avremmo evitato la fallimentare ripartizione del traffico tra gli aeroporti lombardi e il doppio hub Fiumicino-Malpensa, così come la politica forse avrebbe avuto gioco meni facile nel gestire una grande azienda come Alitalia come un’appendice del Palazzo».

E forse non è un caso che ieri la Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori) di Luca Cordero di Montezemolo abbia salutato la nascita dell’Authority come un tassello importante per il pieno e corretto sviluppo della liberalizzazione dei trasporti.

«Se uno gioca ma l’arbitro é l’allenatore dell’altra squadra é tutto più difficile» ha sempre detto Montezemolo, fondatore di Italia futura, l’associazione dal cui nucleo è nata la montiana Scelta civica che oggi terrà la sua prima convention, a Roma. I rapporti tra il patron della Ferrari e Monti, però, si sono un po’ raffreddati, Italia futura intende recuperare la sua libertà d’azione. E forse non è un caso che ieri Scelta civica abbia attaccato le nomine mentre Ntv non ne abbia fatto cenno. Anzi.

@GiovanniCocconi

link articolo: http://www.europaquotidiano.it/2013/07/13/diciotto-anni-dopo-nasce-lauthority-dei-trasporti-ma-e-davvero-autorevole/

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