Un vero e proprio documento programmatico è stato presentato e pubblicato sul proprio sito web da CNA-Fita per i candidati alle elezioni politiche 2013. Il documento si compone di una serie di punti programmatici che indicano ciò che l’associazione chiede a chi si appresta a governare il nostro paese.

Il documento che è firmato dal presidente nazionale Cinzia Franchini; dai membri della presidenza nazionale Olindo Brega, Giancarlo Betti, Ferruccio Trabanelli, Giancarlo Spinella, Raffaele Grassi; dal responsabile nazionale Mauro Concezzi e dal responsabile trasporto persone Enrico Bossa, indica, come primo punto, la necessità di restare in Europa a patto che ciò avvenga alle medesime condizioni degli altri paesi.

Scorrendo il documento si arriva al trasporto merci. CNA-Fita, nell’ambito della libera contrattazione dei noli tra vettori e committenti, propone il mantenimento dei costi minimi come parametri generici, non per filiera, per tutto l’autotrasporto e applicabili a tutti i trasporti senza limitazioni chilometriche.

L’associazione richiede inoltre che i contratti siano obbligatoriamente scritti, che venga posto un limite alla sub-vezione e che vi siano tempi di pagamento certi. Inoltre una volta garantita la piena tracciabilità delle responsabilità e raggiunta così un’effettiva corresponsabilizzazione dell’intera filiera nel rispetto delle regole contrattualmente condivise, secondo l’associazione, è necessario garantire il vettore finale che realizza materialmente il trasporto.

Secondo CNA-FITA i costi massimi vanno totalmente ribaltati. Il costo del gasolio, quello dei pedaggi e dei traghettamenti vanno resi indipendenti dalla negoziazione del nolo e riconosciuti all’impresa così come recepiti dal vettore, indicandone espressamente l’importo in fattura.

CNA-Fita propone poi che venga recuperata per legge la possibilità di accordi tra le grandi forze della rappresentanza della committenza logistica, industriale e dell’autotrasporto. In particolare CNA-Fita richiede che venga previsto e garantito l’accordo di settore tra le parti se promosso da almeno due grandi rappresentanze sia dell’autotrasporto che della committenza, entrambe rappresentate in seno al Cnel.

Affinchè vengano esaudite le proprie richieste, CNA-Fita propone un Testo unico dell’autotrasporto per riorganizzare semplificando, la disincentivazione del conto proprio, che venga riformato l’Albo dell’autotrasporto al fine di garantire maggiore trasparenza e legalità, il mantenimento e il consolidamento del Fondo di garanzia dell’autotrasporto ed il riconoscimento del lavoro usurante.

Per quanto concerne la permanenza nell’Unione Europea, CNA-Fita ritiene necessario che il Governo garantisca alle imprese italiane un costo del carburante alla pompa realmente in linea con il costo europeo e che l’Europa non possa continuare a tollerare le disparità di trattamento salariale con tutto quanto ne consegue in termini di distorsione del mercato del lavoro e della concorrenza. Inoltre il cabotaggio deve essere libero e con regole e parametri economici realmente comuni.

Sull’eco-bonus, l’associazione chiede che venga riaffermata tale opportunità trasformando l’incentivo in un bonus europeo. CNA-Fita chiede al Governo di dare massimo impulso alla questione affinché si possa rilanciare da subito la piena operatività dell’incentivo.

Il documento contiene anche alcuni passaggi sul trasporto persone come il riconoscimento del Bus da “Granturismo” come parte integrante dell’industria turistica con la previsione di facilitazioni ed incentivi diversificati secondo classificazioni qualitative nel rispetto della sicurezza e dell’ambiente e incentivare e favorire l’uso dei veicoli di proprietà delle imprese private nel trasporto persone (taxi, ncc auto e bus) in linea con un principio di piena sussidiarietà nel trasporto pubblico locale con la definizione di costi standard a salvaguardia della sicurezza sociale e della circolazione.

Sempre in tema di trasporto persone, secondo CNA-Fita occorre armonizzare il rimborso delle accise al pari del trasporto di cose in modo da riallineare i costi del carburante ai valori dei concorrenti europei; iIstituire una sezione speciale del Registro elettronico nazionale per il trasporto persone esercitato con veic; prevedere che nel REN (Registro Elettronico Nazionale), vengano pubblicati gli elenchi dei gestori, distinguendo quelli che risultano inseriti nella direzione dell’attività; rendere obbligatoria la preventiva verifica presso il REN da parte degli  enti locali che intendono sanzionare l’operatore; sul noleggio con conducente occorre prevedere la possibilità d’intestare il titolo autorizzativo anche ad una persona giuridica armonizzando la norma a quanto già previsto se si esercita solo con veicoli superiori a 9 posti; sui taxi è ritenuta necessaria l’istituzione del numero unico a livello nazionale per aumentare la qualità dei servizi preservando gli investimenti collettivi dei tassisti nelle proprie centrali operative.
Il documento completo è scaricabile QUI

 

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