In merito ad alcune allarmistiche anticipazioni stampa sul fondo di 2 miliardi destinato a far partire immediatamente i cantieri, preciso che con c’è nessun definanziamento né blocco di grandi opere, c’è un utilizzo temporaneo di risorse già allocate ma che non verrebbero utilizzate nel breve periodo in quanto l’avanzamento dei lavori – questo il caso della Tav Torino-Lione per il quale è comunque in corso l’approvazione del progetto definitivo – non lo rende necessario.
Mi sembra doveroso e saggio in un momento come questo non lasciarle ferme e inutilizzate. Tali risorse verranno prontamente riallocate. Ad esempio, il ripristino di quelle sul Terzo Valico della Milano-Genova, di cui una quota viene ora parzialmente utilizzata, è già previsto in un decreto all’esame del Parlamento e già approvato dal Senato, che verrà convertito entro il 21 giugno”.
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