26,9 miliardi di euro. E’ questa la spesa degli italiani per la manutenzione e la riparazione delle loro autovetture nel 2012. Si tratta di una cifra di assoluto rilievo che comprende sia la spesa per le revisioni obbligatorie che quella per la manutenzione ordinaria e straordinaria, che quella per la  riparazione di guasti dovuti ad incidenti o all’usura.

La stima sulla spesa per le riparazioni e la manutenzione di autovetture è stata fatta dall’Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca di Autopromotec, la fiera internazionale dedicata al mercato dell’autoriparazione la cui 25° edizione si sta svolgendo nel quartiere fieristico di Bologna dal 22 al 26 maggio. Autopromotec 2013 si rivolge non solo al mercato nazionale dell’autoriparazione che ha la consistenza di cui si è detto (26,9 miliardi di euro) ma anche e soprattutto a quello mondiale che, tenuto conto del rapporto tra parco circolante italiano e parco circolante mondiale di autoveicoli, vale più di 20 volte il mercato italiano.

Come si è detto, la spesa in Italia è comunque di assoluto rilievo e nel 2012 ha superato per la prima volta nella storia della motorizzazione nel nostro Paese la spesa per l’acquisto di autovetture nuove che e’ stata di 26,5 miliardi di euro. Questo “storico” sorpasso è dovuto essenzialmente alla crisi epocale che ha colpito l’economia italiana (e non solo) e che ha avuto un effetto fortemente amplificato per le immatricolazioni di autovetture che nel 2012 hanno avuto rispetto ai livelli antecrisi (2007) una caduta del 44%, a fronte di cali del 6,5% per il pil e del 25,4% per la produzione industriale. Anche il mercato dell’autoriparazione accusa nel 2012 una contrazione del giro d’affari che si attesta al 10,5%. Questo calo è dovuto alla crisi economica che, da un lato, ha indotto molti automobilisti a rinviare a tempi migliori manutenzioni e riparazioni non assolutamente indispensabili e, dall’altro, ha determinato una contrazione nell’impiego di autovetture, come risulta dal fatto che il traffico autostradale è calato del 7%, mentre i consumi di benzina sono calati del 10,8% e quelli di gasolio del 10,4%.

Le prospettive per il mercato italiano dell’autoriparazione sono comunque di un ritorno alla crescita ancora prima del superamento della crisi economica e questo perchè il ricorso alle officine di autoriparazione non può essere procrastinato indefinitamente ed anche perché, al di là di quanto qualcuno ha affermato, non è in atto nel nostro Paese un processo di demotorizzazione. I dati sul parco circolante mostrano infatti che la crescita della dotazione di mezzi a motore nel paese ha soltanto rallentato. Nessuna ombra vi è poi per le prospettive dell’autoriparazione in ambito mondiale. Il mercato auto è in crisi soltanto nell’eurozona, ma è in pieno sviluppo nel resto del mondo e molto forte è la domanda di apparecchiature e prodotti per l’autoriparazione, in particolare nelle vastissime aree in cui il processo di motorizzazione di massa è decollato soltanto recentemente e in cui la creazione delle infrastrutture per l’assistenza auto è in pieno sviluppo. Autopromotec 2013 si apre quindi sotto i migliori auspici e lo dimostra anche il fatto che tutti gli spazi disponibili sono stati acquistati da espositori italiani ed esteri e che ci si attende una forte affluenza di visitatori dal nostro Paese e da tutto il mondo.

 

c.s.

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