Un’altra storia, l’ennesima, di disperazione a cui segue la morte. Quella di un autotrasportatore che si suicida perchè, essendogli stata ritirata la patente, non si sentiva più in grado di mantenere la propria famiglia. Qui di seguito il racconto tratto dal sito mattinopadova.gelocal.it che lascia davvero senza parole.
Insieme alla patente, si era sentito portar via la possibilità di lavorare, di sostenere la sua famiglia. Era logorato dal senso di colpa, perché non poteva incolpare nessun altro se non se stesso della sanzione che gli aveva inflitto la polizia stradale: gli agenti lo avevano trovato ubriaco alla guida del suo camion. Aveva un tasso alcolemico sei volte superiore a quanto stabilisce la legge. E lui, su quel camion, ha deciso di farla finita.
È entrato nel cortile del Garage Tombola di via Annibale da Bassano, dove era stato portato il mezzo, ha aperto il semi-rimorchio, ha fissato un capo della corda all’anima metallica del mezzo, l’altro al collo, e si è lasciato andare.
Ieri mattina (il 9 luglio 2013 n.d.r.) la scoperta del cadavere, ritrovato dal collega giunto dalla Polonia per riportare in patria il mezzo pesante. Andrzej R., 59 anni, di nazionalità polacca, era camionista di una ditta del suo Paese. Quando lo ha fermato la polizia stradale, la notte tra il 5 e il 6 luglio, nel tratto di A4 che va da Padova a Grisignano, stava tornando in patria. Nel rimorchio portava materiale elettrico. Lo ha segnalato alla Polstrada un automobilista, che ha visto quel camion sbandare da una corsia all’altra. Fermato e sottoposto all’alcol-test, gli agenti hanno beccato l’autotrasportatore con un tasso alcolemico pari a tre, sei volte superiore al limite.
Andrzej in quel momento si è visto crollare il mondo addosso. Solo l’esame autoptico potrà determinare in quanto tempo l’uomo abbia maturato la scelta di suicidarsi. Il corpo infatti è stato ritrovato ieri mattina, ma non è ancora possibile stabilire quanto tempo il corpo senza vita sia rimasto all’interno del rimorchio. Dopo la scoperta del cadavere, sul posto sono intervenuti una volante della polizia e il Suem.
L’autorità giudiziaria ha già messo il corpo a disposizione della famiglia, che sarà informata oggi tramite il consolato. Gli inquirenti hanno confermato senza ombra di dubbio che si tratta di suicidio.
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