Attraverso un proprio decreto, il Ministero dei Trasporti stabilisce come dovranno venire erogati i 130 milioni previsti per i rimborsi dei pedaggi autostradali. I fondi verranno erogati in due tranche e con modalità differenti rispetto all’anno scorso.

Permane, come da un po’ di anni ormai, il metodo di assegnazione basato sulla classificazione Euro dei mezzi ma la grande novità, che purtroppo taglierà fuori molti degli aventi diritto gli anni scorsi, è che anche i veicoli Euro 2 non avranno più diritto ai rimborsi. Ricordiamo che i veicoli Euro 0 ed Euro 1 sono già da tempo tagliati fuori.

I coefficienti per i veicoli aventi diritto saranno coefficiente 1 per i veicoli Euro 3, coefficiente 2 per veicoli Euro 4 e coefficente 2.50 per veicoli Euro 5 ed Euro 6.

Cambia anche la soglia di fatturato minimo necessario per avere diritto ai rimborsi. Si passa dai 100 ai 200 mila euro. Tuttavia giova ricordare che anche le aziende piccole possono accedere ai rimborsi aderendo ad un Consorzio e contribuire così insieme agli altri soci a raggiungere soglie di fatturato idonee all’ottenimento degli sconti.

Qui di seguito la nuova tabella con gli scaglioni di fatturato e relativa percentuale di sconto prevista.

– da 200mila a 400mila euro: 4,33%
– da 400.001 a 1.200.000 euro: 6,50%
– da 1.200.001 a 2.500.000 euro: 8,67%
– da 2.500.001 a 5.000.000 euro: 10,83%
– oltre 5.000.000 euro: 13%

Permane inoltre il 10% di sconto aggiuntivo per chi entra in autostrada dopo le ore 22 e vi esce prima delle ore 6 a patto che per  l’azienda quelli fatti in questa fascia oraria rappresentino almeno il 10% dei viaggi totali.

Le percentuali potranno comunque essere modificate nel caso in cui i fondi non fossero sufficienti o fossero superiori a quanto necessario.

 

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