Riceviamo e pubblichiamo da Salvatore Bella, presidente di AITRAS, un comunicato relativo all’accordo Trasportounito Confetra.
Qui di seguito, il testo del comunicato.
Rispondo a tutti gli autotrasportatori che mi chiedono cosa ne penso dell’accordo Trasportounito-Confetra.
Le due sigle sono nate per perseguire scopi diversi: la prima rappresenta le piccole e medie imprese di autotrasportatori, la seconda i corrieri, gli spedizionieri e tutti gli operatori logistici; sono 2 segmenti diversi del mondo dell’autotrasporto e nello specifico Trasportounito rappresenta i vettori mentre Confetra rappresenta, per la maggior parte degli autotrasportatori, la committenza.
Molti operatori si chiedono, giustamente, come si concilieranno queste due diverse realtà. Io stesso sono rimasto un po’ perplesso e ho chiesto lumi a Maurizio Longo il quale mi ha sinteticamente risposto in questi termini:
“le due delegazioni hanno condiviso l’obiettivo di superare l’attuale assetto normativo-rappresentativo fortemente condizionato da un gruppo di potere in grado di influire sulle scelte politiche che riguardano tutta la filiera logistica.
In poche parole questo accordo nasce per contrastare Uggè a capo di Unatras che insieme ad Anita negli ultimi 30 anni ha monopolizzato l’autotrasporto italiano, controllandolo con organismi politici, bancari, lobbistici e istituzionali autoreferenziali”.
Essendo Confetra nemico storico di Uggè, secondo Longo e Pensiero l’accordo di aderire a Confetra servirà per avere un alleato forte che gli consenta di rientrare nei tavoli istituzionali e contrastarli, considerato che Uggè era riuscito nell’intento, perseguito da anni, di estromettere chiunque non fosse d’accordo con le sue linee politico-sindacali. La strategia adotatta da Uggè, Unatras e Anita per far fuori Longo è nota a tutti: inserire tra i requisiti per far parte dell’Albo Autotrasporto un collegamento con il CNEL.
Un’alleanza basata sui predetti presupposti potrebbe anche essere compresa e appoggiata, ma prima aspettiamo di vedere su cosa verterà la politica dei trasporti di questo sodalizio, quali istanze verranno avanzate alle istituzioni in favore delle piccole e medie imprese di autotrasporto e se queste comprenderanno le soluzioni alle difficoltà delle regioni marginali come la Sicilia. Se così sarà, questo accordo non può che trovarmi favorevole.
Salvatore Bella
AITRAS
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