“Invito il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè e il suo vicario Agrillo a rilasciare dichiarazioni che riguardino loro e non altre associazioni. Mi riferisco in particolare all’articolo pubblicato ieri da Siciliaway in cui, parlando a nome dell’Aitras e dell’Aias senza averne titolo, dichiarano che l’unico motivo del fermo siciliano e’ l’erogazione dell’Ecobonus 2010 perche’, sempre sempre a loro dire, le aziende siciliane sono fortemente indebitate.

Ebbene il motivo della protesta non si riduce semplicemente a questo motivo, anche se da solo l’indebitamento degli autotrasportatori siciliani, che affonda le sue ragioni in promesse del governo non mantenute, in particolar modo dell’ ex sottosegretario Giachino, da solo sarebbe piu’ che un’ottima ragione per decidere di attuare un fermo. Ma i motivi sono altri, tra i quali la mancanza di reale comprensione delle difficoltà che affliggono le imprese di autotrasporto siciliano legate all’agroalimentare, vedi tempi di attesa ai traghetti, ore di guida, assenza di infrastrutture logistiche; e che dire della distorsione dei fondi a favore della categoria che finiscono sempre nella voce ” rimborso sui pedaggi autostradali” ma dei quali solo la minima parte finisce nelle casse delle imprese di autotrasporto? Una volta convocate dal Ministro le associazioni siciliane si assicureranno che egli abbia ben chiaro che non e’ piu’ tollerabile che le lobby, attraverso alcune associazioni nazionali, dettino la linea politica dell’autotrasporto.”

Salvatore Bella

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