Per fermare la protesta dei Tir, che avevano bloccato i porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres, è servito il tavolo di trattativa sul caro tariffe avviato dal ministero con TrasportoUnito, sindacato autonomo dell’autotrasporto, settore da 103mila imprese e oltre 400mila Tir che opera l’85% del trasporto merci in Italia, sul piede di guerra già da aprile scorso.

Alla prima riunione del tavolo hanno partecipato il capo di gabinetto della presidenza della Regione, i direttori generali, le associazioni dell’autotrasporto e Tirrenia. L’incontro sarebbe servito a quanto pare a preparare il vertice politico tra il presidente della Regione Sardegna Cappellacci e il ministro Lupi, fissato per il 21 giugno a Cagliari.

La Regione Sardegna ha chiesto il blocco immediato degli aumenti delle tariffe e la revisione di quelle convenzionate di Tirrenia. E in prospettiva, come lo stesso governatore Cappellacci ha dichiarato ai media, la Regione chiede di assumere le competenze sulla gestione tariffaria del trasporto per la Sardegna, subentrando quindi anche nelle convenzioni, e nella gestione delle risorse finanziarie dedicate alla continuità territoriale.

A fine incontro Tirrenia CIN replica con una nota in cui ripete che “le politiche tariffarie praticate per i collegamenti da e per la Sardegna sono pienamente conformi al regime convenzionale in essere, costantemente vigilato dalle competenti autorità”, e rinnova la propria piena disponibilità “a collaborare affinché gli approfondimenti in corso vengano svolti sulla base di elementi informativi completi e affidabili”.

Scatta così la tregua con i camionisti, ma Trasportounito avverte, per bocca del suo segretario nazionale Maurizio Longo, che la pace durerà solo in cambio di risposte in tempi molto brevi.

 

fonte: lagenziadiviaggi.it

 

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