Continunano a “piovere” i commenti negativi sul SISTRI e sulla sua obbligatorietà prevista per quanto concerne le merci pericolose a partire dal prossimo mese di ottobre. Anche il presidente di Confartigianato Trasporti Veneto, Nazareno Ortoncelli, parl di impossibilità di fare ripartire un tale sistema in 30 giorni proponendone la cancellazione.

Secondo quanto riportato da fareimpresa.it, Ortoncelli ha dichiarato: “È improponibile l’avvio del Sistri dal prossimo 1 ottobre. Ci sembra paradossale che il Governo non si tenga conto nemmeno delle conclusioni della commissione istituita dal Ministro dell’ambiente Orlando. ll Sistri, per il mondo dell’autotrasporto, è esattamente uguale a 2 anni fa; in questo periodo, i trasportatori hanno effettuato compravendite di mezzi per i quali non è stata eseguita né l’iscrizione/variazione al Sistri, né il montaggio/smontaggio della black box. Le schede dati delle black box, in molti casi, sono state disattivate perché comportavano il pagamento di un canone mensile e, peraltro, danneggiavano gli impianti elettrici degli autoveicoli. I contratti telefonici per le Sim card contenute nelle black box sono stati disdettati per non pagare inutilmente una tariffa telefonica. Possiamo affermare che in Veneto, dopo la sospensione del Sistri, avvenuta a marzo del 2013, sui mezzi autorizzati al trasporto di rifiuti pericolosi nessuno ha più montato le black box”. “Ora in meno di 30 giorni si pretende che il settore si rimetta in linea ricostruendo una situazione che il legislatore ha contribuito a far degenerare. È bene ricordare che per i vettori esteri non si applicano queste disposizioni e ciò è un motivo di concorrenza in più ai danni delle imprese di autotrasporto venete in una Regione di confine con notevole traffico di attraversamento. Anche questa vicenda dà testimonianza di quanto lontani sono i palazzi romani dalla realtà”.

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