Oggi è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo schema di disegno di legge concernente la ratifica dell’Accordo stipulato a Roma, il 30 gennaio 2012, tra il Governo italiano e quello francese, che integra il precedente Accordo stipulato il 29 gennaio 2001, al fine di stabilire le condizioni di realizzazione del progetto di collegamento ferroviario misto merci-viaggiatori tra Torino e Lione, nonchè le condizioni di esercizio di tale opera, una volta realizzata.

L’Accordo stabilisce, inoltre, le condizioni di un migliore utilizzo della linea storica del Fréjus, definendo in particolare le misure di accompagnamento del progetto e le misure di sicurezza; prevede, altresì, per i costi di prima fase, una riduzione della percentuale a carico dell’Italia, ora fissata al 57,9%– a fronte della percentuale prevista inizialmente, in relazione agli interventi di parte comune tra i due Paesi, nella misura del 63% per la parte italiana – ferma restando la ripartizione in misura paritaria, tra i due Paesi, dell’eventuale surplus dei costi sopra indicati.

Il collegamento ferroviario Torino-Lione si colloca nella tratta strategica del Corridoio Mediterraneo della rete Transeuropea TEN-T da Madrid a Kiev.

Con l’approvazione del disegno di legge, il Governo conferma la decisione della priorità di quest’opera strategica la cui realizzazione comporterà evidenti benefici in termini di:

– Dimezzamento dei tempi di percorrenza per i passeggeri (da Milano a Parigi si passa da 7 ore e mezza  a 4);

– Incremento della capacità nel trasporto merci (portata da 1.050 a 2.050 tonnellate e lunghezza fino a 750 metri per treno, con costi di esercizio quasi dimezzati);

– Riduzione del numero di camion su strada (circa 600.000 l’anno) con evidenti vantaggi per l’ambiente: riduzione annuale di emissioni gas serra (a regime 3 milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica corrispondente alla Co2 di una città di 300mila abitanti).

– Trasformazione della linea esistente in metropolitana di valle a servizio dei residenti;

– Riduzione degli incidenti stradali e dei connessi costi sociali;

Inoltre, la realizzazione del progetto avrà ripercussioni favorevoli sul fattore occupazionale, mediante la creazione di nuovi posti di lavoro, che è valutata in un incremento di più di mille persone direttamente impegnate nell’opera e duemila occupati indiretti.

L’attenzione sulla sostenibilità della Tav è stata confermata, inoltre, anche dall’approvazione, nelle Commissioni di merito del Senato, in sede di conversione del DL “Piombino”,  dell’emendamento che ha stanziato 30 milioni di euro per il triennio 2013-2015 (10 l’anno) per le opere di compensazione per i comuni della Valle di Susa, cioè di interventi di riqualificazione del territorio che saranno individuati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dai rappresentanti degli enti locali. Si tratta di risorse che metteranno in moto investimenti, e che quindi non verranno computate ai fini del patto di stabilitàinterna.

“Sono soddisfatto dell’accelerazione che stiamo dando a quest’opera strategica – ha dichiarato il ministroMaurizio Lupi – mantenendo tutti gli impegni che ci siamo assunti con i rappresentanti degli enti locali, con la Francia e con l’Unione europea”.

 

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